Biografia

 

 

Giorgio De Chirico: Cavallo al galoppo. Carboncino su carta cm. 25x13

dono dell'Autore ad Alfredo Entità dopo aver letto l'articolo da questi redatto, dal titolo: " De Chirico contro De Chirico "

 

          Alfredo Entità nasce a Lentini (Siracusa) nel 1907, ma trascorre la sua infanzia e l’adolescenza a Militello (Catania). Qui viene notato, nella chiesa di Santa Maria La Vetere, dal Pittore Giuseppe Barone che lo ritrae in due dipinti, ancora decenne, in abito di chierichetto e nell'atto di servire la Santa Messa. Vedrà pertanto per la prima volta un pittore al lavoro e respirerà il caratteristico odore dei colori ad olio e della trementina. A 18 anni, senza avere completato gli studi, parte volontario per il servizio militare e  dopo qualche anno verrà inviato a Spoleto quale istruttore presso la Scuola Allievi Ufficiali di Complemento dove familiarizza con giovani laureati, colte intelligenze della borghesia italiana che lo spingono a continuare gli studi e lo educano alla lettura dei “ segni “ dell’Arte, alla “ decifrazione del bello “,  alla cultura.

          Primi tra questi sono Renzo Umberto Montini (che sarà in seguito il maggior studioso di Tombe delle grandi Famiglie romane e dei Papi) e Bruno Molajoli, futuro Direttore Generale delle Belle Arti.

          Rimane in divisa  militare fino a 40 anni, con dislocamenti in varie sedi d'Italia e partecipa (su sua specifica richiesta) alle attività belliche della sopraggiunta seconda guerra mondiale, ma durante questo lungo periodo, quando non è in zona di combattimento, continua, con le ovvie difficoltà, gli studi e le ricerche d'Arte, in modo volitivo ed appassionato fino a conseguire, finita la guerra, nell’Anno Accademico 1947/48 la laurea in Lettere presso l’Università di Messina con voti 110, la Lode  e la “dignità di Stampa”. La imponente Tesi sugli “ Antonio da Messina, ed in particolare sul De Saliba, consistente in due Tomi di 600 pagine ciascuno ed un terzo contenente 180 riproduzioni fotografiche delle opere citate, non verrà mai pubblicata a causa delle ristrettezze economiche della Università nel dopoguerra e soprattutto per la non ordinaria mole della Tesi stessa, del contenuto della quale si parlerà molto in quell'Ateneo e sarà utile riscontro per quanti affronteranno in seguito l'argomento.

          Appena laureato si congeda dal servizio militare ed inizia l’insegnamento di Lettere prima e di Storia dell’Arte subito dopo. Contemporaneamente inizia una frenetica opera di Educatore nel campo delle Belle Arti, di Storico e di Critico, adoperandosi nella divulgazione dei grandi eventi artistici nazionali in varie Testate di giornali siciliani e Riviste d'Arte, allo scopo di affinare il gusto estetico delle pigre e refrattarie comunità cittadine, ed erudire con ogni mezzo, anche polemizzando sulla stampa con lettere ed articoli, relazionando in conferenze, presentando Artisti sui cataloghi di Mostre. 

          Viene nominato Segretario delle Attività del Circolo Artistico di Catania, presso il quale  esporranno autori siciliani e nazionali, compreso Emilio Greco, come si evince dai Cataloghi dell'epoca, conservati nell'Archivio che Entità, andava costituendo. 

              Nel 1950 è inviato speciale alla XXV Biennale di Venezia per il "Giornale dell'Isola". 

          Nel 1951 viene invitato ad aderire all’ AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte) ed accetta l’invito, restando, per almeno quattro anni, l'unico residente nell’Isola presente in tale consesso.

          Nello stesso anno è nominato dal Ministero della PI,  Ispettore Onorario ai Monumenti e Belle Arti, (ruolo che manterrà ed il cui mandato eserciterà fino al suo ultimo anno di vita) ed è  invitato dall’UNESCO a partecipare alla organizzazione di una mostra di giovani artisti a Budapest.

          Nel 1952 è Presidente della Sezione catanese dell’Associazione Nazionale per l’Educazione Artistica e gli viene conferito l'incarico d' insegnamento di Storia dell'Arte in Sicilia, presso l'Istituto di Cultura Siciliana, a firma del Preside della Facoltà di Lettere e Filologia dell'Università di Messina prof. Michele Catalano, Ateneo presso il quale aveva conseguito la sua laurea.

           Nel 1960 fonda e dirige per qualche anno la Rivista di Arti e Lettere "Crogiuolo". 

          Già Ordinario di Storia dell’Arte, nel 1961 viene incaricato quale Direttore dell’Istituto Statale d’Arte di Catania ed inaugura la sezione staccata di Giarre (Catania); nel 1962 ancora l'UNESCO lo sollecita a far conoscere con fotografie ed opucoli l'attività dell'Istituto da lui diretto, al fine di trasmetterne i dati all'Associazione Internazionale delle Arti Plastiche, per una inchiesta in corso, sulla situazione dell'insegnamento negli Istituti e Scuole d'Arte nei vari Paesi. L'anno successivo fonda, per disposizione ministeriale, l’Istituto Statale d’Arte di San Cataldo (Caltanissetta), oggi Liceo Artistico, a cui darà il nome di Filippo Juvara e che dirigerà dal 1963 al 1972.

           Dopo questa data tornerà a Catania dove dirigerà il Liceo Artistico di quella città.

          Durante tutti questi anni una intensa attività di Storico e di Critico,  promuovendo o presenziando per invito a Rassegne d’Arte in tutta Italia, hanno caratterizzato il suo impegno e la sua scrittura.

          Molti i Contemporanei spinti ad emergere e molti gli scritti sull’Arte di periodi pregressi, su Michelangelo, Carlo Crivelli e i Crivelleschi, il Barocco in Sicilia e a Torino etc.

          Studioso e colto, appassionato lettore, raccoglierà nella sua casa una Biblioteca di oltre 20.000 volumi e resterà  bibliofilo   esperto ed attento fino alla morte, avvenuta a Catania nel 1992

          E’ stato Critico d’Arte  per il «Giornale dell’Isola». Scrisse altresì per il  «Corriere di Sicilia»; «La Sicilia»;  «Messana», della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Messina;  «La Giara» dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Siciliana; «Sicilia Oggi», di Trapani; «Tecnica e Ricostruzione», Organo dell'Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Catania; «Echi d’Italia», della Radiodiffusione Esteri, Testata per la quale redasse i numeri Monografici su Catania e Palermo; l’Istituto Geografico De Agostini, per il quale, dell’Opera  «Città e Paesi d’Italia»,  redasse il volume relativo alla Sicilia.

 

Studi particolari:

Il Poema Epico e Cavalleresco dello Steri di Palermo.

Un Pittore Siciliano in Umbria: Iacopo Santoro da Giuliana (pubblicati dalla Facoltà di Lettere della Università di Messina)

Iacopo Del Duca da Cefalù, discepolo di Michelangelo

Antonello de Saliba, detto da Messina

Carlo Crivelli e i Crivelleschi, Altri...